E c'è per chi agricoltura ha voluto dire sin dall'inizio agricoltura
biodinamica. E' il caso, ad esempio, di Lorenzo Andi, che produce
l'olio pregiatissimo a Pitigliano, con la sua azienda, la Solidor.
"Ho preso coscienza da subito delle possibilità e delle necessità dei
principi della biodinamica -spiega- già quando avevo 23 anni. Ogni
base della biodinamica è stato fondamentale per ogni mio passo
nell'agricoltura." Andi comprò le attuali proprietà dell'azienda, che
erano piuttosto lasciate a se stesse. "Ho poi trasformato tutto,
facendo da subito bloccare le pratiche agricole convenzionali e
facendo invece applicare da subito il biodinamico".
Adesso le piante sono circa settemila: "al 92% frantoiano e pendolino per la restante parte". La produzione varia dai 300 ai 600 quintali di olive.
In connubio con la produzione di olio c'è l'agriturismo, i cui utili
vengono reinvestiti nella coltivazione. Tre sono le chiavi del
successo per Solidor: il biodinamico, il rapporto tra altitudine e
distanza dal mare, e la roccia madre. "Questa zona è così vocatissima per olio e vino -aggiunge Andi- più di altre della Maremma perché magari sono o troppo vicine al mare, o non a sufficiente quota". |